da venerdì 10 ottobre
Tre Ciotole
con Alba Rohrwacher, Elio Germano, Silvia D’Amico, Galatéa Bellugi, Francesco Carril.
Regia: Isabel Coixet
Anno: 2025
Proiezioni del film:
venerdì 10 ottobre – ore 21:15
sabato 11 ottobre – ore 21:15
domenica 12 ottobre – ore 16:00 – 18:30 – 21:15
lunedì 13 ottobre – ore 21:15 ingresso ridotto €6
venerdì 17 ottobre – ore 21:15
sabato 18 ottobre – ore 21:15
domenica 19 ottobre – ore 16:00 – 18:30 – 21:15
lunedì 20 ottobre – ore 21:15 ingresso ridotto €6

TRAMA
Dopo sette anni insieme, Marta viene lasciata da Antonio, stanco delle sue ritrosie, del suo non saper fingere e del suo evitare le cose che non le piace fare. Marta soffre la sua assenza, anche fisicamente, ma prosegue nel lavoro di insegnante di educazione fisica al liceo, continua a mangiare in maniera disordinata, e manda stroncature sotto falso nome al ristorante di cui Antonio è proprietario e chef. Il suo interlocutore è soprattutto il cartonato di un cantante K-pop coreano, che ascolta le riflessioni sulla vita della donna e le dorme accanto.
La sorella Elisa cerca di stare vicino a Marta, soprattutto quando i mal di pancia si rivelano dovuti non solo alle “schifezze” che mangia. E un suo collega di lavoro, il professor Agostini, cerca di acchiapparla mentre lei sfugge in bicicletta, per le strade di una Roma altrettanto sfuggente, cercando le cose che sembrano dirle che andrà tutto bene, nonostante tutto.
MyMovies.it
Liberamente tratto dall’omonimo libro di Michela Murgia, ultimo uscito prima della sua morte, questo lungometraggio presentato anche al Toronto International Film Festival, propone un adattamento coraggioso del testo originario, una rielaborazione importante che fonde, rimescola e aggiunge per rendere, quella che era strutturata come una serie di racconti, una narrazione unica e coesa dove i sentimenti, specialmente verso sé stessi, giocano un ruolo fondamentale.
Il lungometraggio di Coixet, sceneggiato insieme a Enrico Audenino, fa un passo tanto azzardato quanto vincente: sceglie di fondere gli elementi principali del libro intersecandoli anche con il vissuto della sua autrice. Quello che ne risulta è una storia coesa e profonda che, anche se non ha il tempo di scavare a fondo nell’animo dei personaggi, riesce a compiere le scelte giuste per raccontarli con efficacia allo spettatore. Il peso del film, infatti, grava per buona parte sulle interpretazioni di Rohrwacher e Germano, ai quali vengono anche affidati dialoghi dal sapore autentico e dalla scrittura impeccabile.
Erika Sciamanna – Movieplayer.it
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